L’Intelligenza artificiale «arruolata» per diagnosticare (prima) le demenze

Una semplice ricerca su Pubmed, banca dati pubblica statunitense di medicina e scienza, rivela un numero impressionante (87.600) di articoli indicizzati con la parola chiave «Intelligenza artificiale». Robotica e Intelligenza artificiale (Ia) sono considerate tra le venti tecnologie emergenti della quarta rivoluzione industriale destinate a trasformare il mondo nei prossimi anni, secondo il World Economic Forum. Sanità compresa. In questo ambito, si inserisce lo studio per il quale Paolo Bosco, ricercatore dell’Irccs Fondazione Stella Maris, ha ottenuto un finanziamento di 450 mila euro nell’ambito della ricerca finalizzata del ministero della Salute dedicata ai giovani ricercatori. Obiettivo della ricerca è verificare l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per arrivare ad una diagnosi più fine sulle demenze che colpiscono gli anziani e trovare non solo nuove terapie personalizzate, ma anche comprendere quale sia il ruolo delle infiammazioni cerebrali.

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