Nuovo farmaco migliora le prospettive per tumori di seno e ovaio più difficili

L’80% dei tumori dell’ovaio si presenta in fase avanzata al momento della diagnosi, per la mancanza di efficaci strumenti di screening. E il 15% dei carcinomi mammari è costituito dalla forma triplo negativa, una delle più difficili da trattare in fase avanzata. In presenza della mutazione dei geni BRCA, queste neoplasie possono essere trattate con una terapia mirata in grado di tenere sotto controllo la malattia e di cambiare la pratica clinica, grazie agli ottimi risultati evidenziati negli studi scientifici. E proprio recentemente l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato e stabilito la rimborsabilità di una terapia mirata, il farmaco olaparib, per il trattamento di mantenimento di prima linea di pazienti adulte con tumore ovarico avanzato (stadio III e IV) epiteliale di grado elevato o con tumore delle tube di Falloppio o primitivo del peritoneo, che presentano una mutazione di BRCA1 o BRCA2 (germinale e/o somatica) e che hanno mostrato una risposta completa o parziale dopo chemioterapia standard di prima linea a base di platino

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