Identificati due marcatori utili a selezionare l’immunoterapia contro l’angiosarcoma

Roma, 9 dicembre 2020 (Agonb) – Secondo un recente studio della University of North Carolina School of Medicine e del Lineberger Comprehensive Cancer Center, le immunoterapie efficaci contro il cancro ai polmoni e il melanoma possono avere effetto contro l’angiosarcoma cutaneo, un tumore della pelle raro e altamente aggressivo che viene localizzato principalmente sul cuoio capelluto degli individui anziani, e spesso diagnosticato quando è in stato avanzato.

I ricercatori, nel condividere i risultati sull’American Journal of Dermatopathology, hanno spiegato di aver identificato due marcatori che potrebbero indirizzare la scelta dell’immunoterapia per contrastare questa malattia: i linfociti infiltranti il tumore (TIL) e i marcatori delle proteine di superficie, noti come PD-1 e PD -L1. Attualmente gli angiosarcomi vengono trattati attraverso chirurgia, radioterapia e chemioterapia, ma la risposta non è sempre molto efficace.

«La maggior parte dei tumori della pelle – ha spiegato Paul Googe, del Dipartimento di Dermatologia della UNC School of Medicine – regredisce in risposta all’infiammazione e poiché le immunoterapie che provocano una risposta infiammatoria si sono dimostrate efficaci nel melanoma, anche le immunoterapie mirate ai tumori della pelle che non siano melanoma, come gli angiosarcomi appunto, ora mostrano risultati promettenti». (Agonb) Cdm 09:30.