La Corte d’appello portoghese ritiene inaffidabili i test PCR per il Covid-19

La Corte d’appello del Portogallo ha riconosciuto che i test PCR non sono adatti a stabilire la positività o la negatività al virus Sars-CoV-2.

Nella sentenza, emessa lo scorso 11 novembre dalla 3a sezione penale del Tribunal da Relação di Lisbona, si legge che «sulla base delle prove scientifiche attualmente disponibili, questo test [il test RT-PCR] non è di per sé in grado di determinare al di là di ogni dubbio se la positività corrisponda effettivamente a un’infezione da virus SARS CoV-2, per diversi motivi, due dei quali sono di fondamentale importanza: l’affidabilità del test dipende dal numero di cicli utilizzati; l’affidabilità del test dipende dal carico di virus esistente. Se una persona risulta positiva alla PCR, quando viene utilizzata una soglia di 35 cicli o superiore (come è la regola nella maggior parte dei laboratori in Europa e negli Stati Uniti), la probabilità che quella persona sia infetta è <3% e la probabilità che il risultato sia un falso positivo è del 97%».

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