La fibrillazione atriale è meno mortale rispetto a mezzo secolo fa, ma resta una condizione grave

Roma, 2 settembre 2020 (Agonb) – Negli ultimi quarantacinque anni si è verificato un notevole calo dei decessi collegati alla fibrillazione atriale. Il dato è stato registrato da uno studio condotto dai ricercatori della Boston University School of Public Health, pubblicato sulla rivista “BMJ”: rispetto agli individui privi del deficit, l’aspettativa di vita a dieci anni dalla diagnosi si è allungata. «La prognosi degli individui con fibrillazione atriale è migliorata nel tempo, ma la fibrillazione atriale è ancora associata a un importante divario nell’aspettativa di vita rispetto agli individui che non ne soffrono», ha spiegato Ludovic Trinquart, autore senior dello studio.
I ricercatori hanno analizzato i dati sulla salute di tre generazioni di individui, grazie alle informazioni contenute nel dataset del Framingham Heart Study, uno studio sulla salute cardiovascolare che ha coperto diverse generazioni di statunitensi. Nel periodo compreso tra il 1972 e il 1985, un individuo con fibrillazione atriale ha vissuto una media di 2,9 anni in meno, a dieci anni dalla diagnosi, rispetto a un partecipante sano. Nel periodo 1986-2000 il divario si è ridotto a 2,1 anni, per scendere a 2 anni nel periodo compreso tra il 2001 e il 2015. (Agonb) Slo 16:00.