Inquinamento oceanico, si può ridurre cambiando il modo in cui laviamo i vestiti

Roma, 19 giugno 2020 (Agonb) – Un nuovo studio della Northumbria University in collaborazione con Procter & Gamble, produttori di molti marchi di detersivi, ha rivelato che quasi 13.000 tonnellate di microfibre vengono rilasciate ogni anno negli ambienti marini europei, ma questo dato potrebbe ridursi fino al 30% semplicemente con una piccola modifica alle abitudini di lavaggio di indumenti e biancheria.

La ricerca, basata su tecniche forensi e pubblicata su PLOS ONE, ha rivelato una media di 114 mg di microfibre rilasciate per chilogrammo di tessuto in ciascun carico di lavaggio durante un ciclo standard. Tuttavia, quella quantità si è ridotta del 30% eseguendo un ciclo di lavaggio a 15°C di 30 minuti, rispetto a un ciclo standard a 40°C di 85 minuti: optando per lavaggi più freddi e più rapidi, si potrebbero perciò risparmiare circa 3.813 tonnellate di microfibre rilasciate negli ecosistemi marini europei.

È altresì emerso che: maggiori carichi di lavaggio hanno portato a una riduzione del rilascio di microfibre, a causa di un rapporto inferiore tra acqua e tessuto (una lavatrice correttamente riempita dovrebbe essere piena per circa tre quarti); i nuovi vestiti rilasciano più microfibre rispetto ai vestiti più vecchi; gli ammorbidenti per tessuti non hanno un impatto diretto sul rilascio di microfibra.

Un’altra interessante evidenza emersa è che il 96% delle fibre rilasciate erano naturali, provenienti da cotone, lana e viscosa, mentre le fibre sintetiche come nylon, poliestere e acrilico, rappresentavano solo il 4%. (Agonb) Cdm 10:00.