La fuoriuscita di petrolio dell’Artico russo inquina il grande lago a Norilsk

Roma, 12 giugno 2020 (Agonb) – Un enorme disastro ambientale che ora, oltre ai fiumi, rischia di devastare anche gli ecosistemi dei laghi. Il gravissimo incidente ambientale avvenuto nella Siberia settentrionale, l’Artide russo, in cui  20mila tonnellate di diesel sono fuoriuscite da un serbatoio in una centrale termoelettrica contaminando il fiume Ambarnaya,  sta ora minacciando sia il lago Pyasino che altri specchi d’acqua vicino a Norilsk. Secondo il governatore della regione russa di Krasnoyarsk, Aleksandr Uss, «il carburante ha raggiunto anche il lago Pyasino. Ora è importante evitare che si riversi nel fiume Pyasina», fiume che sfocia nel Mare di Kara. Alcune autorità russe provano a minimizzare, sostenendo, come ha fatto  il vice ministro delle Emergenze Aleksandr Chupriyan – che guida il centro per la bonifica della zona – che i livelli di concentrazione di prodotti petroliferi nel lago sarebbero nella norma. «Se prima la concentrazione massima nell’area superava i livelli normali di quattro volte, adesso i livelli di concentrazione sono nella misura di concentrazione massima permessa» ha spiegato. (Agonb) Gta 9:00.