Dalla riprogrammazione delle cellule della pelle, una nuova speranza per la cura della maculopatia

Roma, 24 aprile 2020 (Agonb) – Ottime notizie per chi soffre di Maculopatia. Pubblicato sulla rivista ‘Nature’ uno nuovo studio finanziato dal National Eye Institute americano (Nei). Si è scoperta infatti una tecnica capace di riprogrammare le cellule della pelle in fotorecettori a bastoncino sensibili alla luce usati per la vista. Nei test condotti su topi ciechi, si è dimostrato che le cellule trapiantate, siano in grado di rilevare la luce. Fino ad oggi i ricercatori sostituivano con cellule staminali, i fotorecettori morenti, programmandole di modo che diventassero fotorecettori, per poi trapiantarle nella parte posteriore dell’occhio. Con questo nuovo studio invece è possibile riprogrammare direttamente le cellule della pelle in fotorecettori per il trapianto nella retina. «Questo è il primo studio a dimostrare che la riprogrammazione chimica diretta può produrre cellule simili alla retina, fornendo una nuova e più rapida strategia per lo sviluppo di terapie per la degenerazione maculare legata all’età e altri disturbi della retina causati dalla perdita di fotorecettori», ha detto Anand Swaroop, ricercatore senior presso il Nei Neurobiology, Neurodegeneration and Repair Laboratory. (Agonb) Mmo 11:00.