Nel 2100 riduzione drastica della biodiversità per il clima

Roma, 18 aprile 2020 (Agonb) – La rivista Nature lancia l’allarme: se entro il 2100 le temperature aumenteranno di 4°, il 15% delle specie si troverà al di fuori della propria nicchia ecologica, dove verranno meno le condizioni per la loro sopravvivenza. Lo studio coordinato da Alex Pigot, dell’University College London, si basa sui dati climatici compresi dal 1850 al 2005, incrociati con i dati relativi a 30.652 specie di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e altri animali e piante. «Abbiamo scoperto – afferma Pigot – che mentre il clima si riscalda, la maggior parte delle specie saprà far fronte per un po’ alla nuova situazione, raggiunta una soglia limite, gran parte delle specie dovrà affrontare condizioni mai sperimentate prima». Se le temperature globali aumenteranno di 4° entro il 2100, uno scenario plausibile per gli esperti, almeno il 15% delle comunità in tutto il mondo si troverà al di fuori della propria nicchia. Ciò causerebbe danni irreversibili agli ecosistemi. L’innalzamento delle temperatura potrebbe iniziare prima del 2030 negli oceani tropicali mentre le latitudini più elevate e le foreste tropicali saranno a rischio entro il 2050. Se il riscaldamento non supererà i 2°, meno del 2% delle comunità dovrà affrontare tali eventi critici. Secondo Pigot, ciò evidenzia l’urgenza di mitigare i cambiamenti climatici, riducendo immediatamente e drasticamente le emissioni, perché questo potrebbe aiutare a salvare migliaia di specie dall’estinzione. (Agonb) Mmo 11:00.