Linee guida per tutelare i diritti dei Biologi Nutrizionisti, nota del presidente D’Anna

L’adozione delle nuove “linee guida” per i Biologi che si occupano di scienza dell’alimentazione (umana ed animale) ed, in particolar modo, di quelli che esercitano la libera professione di “Nutrizionisti”, non sembra destinata a passare sotto silenzio. La personale esperienza politica e di legislatore mi ha insegnato, infatti, che l’adozione di una nuova norma comporta sempre un turbamento degli equilibri preesistenti, la perdita delle comodità di consolidate abitudini e, in alcuni ambiti, la lesione di interessi non proprio legittimi ma certamente utili. Siamo quindi preparati a rispondere alle domande che perverranno, alle obiezioni ed alle proposte che inevitabilmente saranno formulate dagli interessati alla specifica materia. Il tutto, sia chiaro, solo al fine di migliorare lo stato dell’arte. Fidatevi: ogni cosa sarà certamente valutata con serietà e con l’animo aperto a rendere un servizio ed una migliore tutela ai professionisti che si interessano di Nutrizione.

L’unica condizione ostativa al recepimento di proposte e critiche sarà, tuttavia, il rispetto delle leggi e quello delle norme che disciplinano la materia e, in quanto tali, invalicabili innanzi a qualsiasi obiezione. Il filosofo Friedrich Hegel soleva ripetere che “nello Stato di diritto la morale risiede nella legge” ovvero che rispettare la legge è, di per se stesso, un comportamento moralmente irreprensibile. Le cose possono certo essere cambiate in meglio, ma solo migliorando le leggi e le regole che disciplinano una determinata materia. Proprio alla luce di ciò, comportamenti che creino personali e particolari “violazioni” della legge, fin quando questa non è mutata, sono pertanto da ritenersi illegali e non possono trovare alcun accoglimento da parte dell’Ordine che per sua natura è, esso stesso, posto a presidio della legalità e della deontologia professionale. Certamente si ergeranno a critici anche i filosofi di se stessi, quelli che la legge la vorrebbero piegare alle precipue convenienze, alle abitudini ed agli interessi economici di parte. A questi rispondiamo da subito che la tutela degli interessi diffusi (che riguardano, cioè, un’intera categoria di persone) sono e saranno sempre tutelati dall’ONB nell’ambito delle leggi e delle norme, ma che non potremo fare, in alcun modo, sconti sul principio di legalità. Quando, da più parti, i Biologi Nutrizionisti hanno sollecitato l’Ordine ad essere “virile” e pronto nel denunciare gli abusivi oppure i colleghi scorretti, le risposte non si sono fatte attendere e credo sia accezione generale che oggi una nuova stagione di vigilanza e di tutela sia abbondantemente iniziata.

Decuplicate le denunce e le costituzioni in giudizio come parte civile nei confronti di abusivi e di abusi, decine le censure e le sanzioni irrogate ai colleghi scorretti. Tutto questo, però, ha un prezzo: quelle delle norme di legge e del codice deontologico da rispettare, e dei limiti da osservare. Le linee guida sono state redatte da una vera e propria “task-force” di professionisti, docenti universitari, colleghi esperti nella materia, uomini di legge che hanno intercettato la legislatura vigente. Chiariamo: queste linee guida non rappresentano nulla di immutabile, tavole della legge scolpite nella pietra. Costituiscono, però, il contributo di chiarezza e di correttezza dovuto alle migliaia di Biologi che sono in attività.

Per i colleghi Nutrizionisti sono in serbo buone notizie che porteranno ulteriore qualificazione professionale e migliori opportunità di lavoro. Notizie che sappiamo poter essere accolte con larga soddisfazione, a dimostrazione che siamo attenti al particolare comparto e protesi nello sforzo di migliorare le competenze e le opportunità per i colleghi. Oggi è il momento di declinare i doveri e di precisare i limiti oltre che le possibilità. In ogni caso saremo, come sempre, accanto ai colleghi.

 

Sen. Dott. Vincenzo D’Anna

Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi