La biopsia in 3D per le diagnosi del futuro

Roma, 2 mag. 2019 (Agonb) – Dalla Rmit University di Melbourne, in Australia, arriva una notizia che potrebbe rivoluzionare la tecnica della biopsia. Invece di prelevare il tessuto da analizzare, i ricercatori australiani propongono di utilizzare un microendoscopio a fibre ottiche che darebbe una visione in 3D dell’interno del corpo umano. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.

«La visione stereoscopica è tipica della vista umana – spiega Antony Orth, uno degli autori della ricerca – e ci permette di vedere un oggetto da due punti di vista differenti processando le informazioni nel cervello per percepire la profondità. Noi abbiamo dimostrato che è possibile fare qualcosa di simile usando le migliaia di sottili fibre ottiche presenti in un microendoscopio. Queste fibre catturano normalmente immagini da diversi punti di vista, dando la percezione della profondità. Il nostro approccio – conclude Orth – permette di processare tutte quelle microscopiche immagini e combinare le varie prospettive per visualizzare in profondità il tessuto da esaminare in un’immagine a tre dimensioni». (Agonb) Ffr 11:30