Semplificazioni fiscali 2019: nuova legge con nuove date

Dichiarazioni dei redditi, comunicazioni, F24: le principali modifiche previste dalla Legge sulle semplificazioni fiscali

Per ora è solo una proposta di legge ferma in Commissione Finanze alla Camera ma l’intento del Governo è dare una stretta sui tempi e portare il testo in discussione alla Camera il prossimo mese. E’ la nuova legge sulle semplificazioni fiscali, che stravolge il calendario e gli adempimenti dichiarativi e comunicativi. Ecco un elenco delle novità:

  • abolizione delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) in concomitanza con l’avvio a regime dell’obbligo di fatturazione elettronica tra operatori economici residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato.
  • spesometro a cadenza annuale.
  • divieto all’amministrazione finanziaria di chiedere ai contribuenti, in sede di controllo formale delle dichiarazioni dei redditi, dati e informazioni già in possesso della stessa
  • slittamento dal 31 ottobre al 31 dicembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di imposta regionale sulle attività produttive.
  • ampliamento dell’ambito operativo del versamento unitario F24 con le conseguenti possibilità di compensazione, estendendone l’applicazione all’imposta sulle successioni e donazioni, all’imposta di registro, all’imposta ipotecaria, all’imposta catastale, alle tasse ipotecarie, all’imposta di bollo, ai tributi speciali e ai tributi locali (comprese le tariffe per la prestazione di servizi), nonché ai relativi accessori, interessi e sanzioni, compresi gli oneri e le sanzioni dovuti per l’inosservanza della normativa catastale.
  • determinazione delle modalità attuative dell’estensione del versamento unitario ai tributi locali è demandata a un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze
  • adozione di provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate per la semplificazione dei modelli dichiarativi, con cadenza annuale.
  • eliminazione dell’obbligo per i contribuenti di riportare dati e informazioni relativi a contratti di locazione non necessari ai fini della liquidazione dell’imposta e già in possesso dell’amministrazione finanziaria e,
  • soppressione del modello dichiarativo 770 mediante integrazione del modello F24 con l’indicazione del codice fiscale del contribuente che subisce la ritenuta d’acconto.
  • semplificazioni in merito all’autodichiarazione del rispetto del limite di franchigia da parte del percipiente, a vario titolo, di compensi, rimborsi, premi e indennità erogati da associazioni sportive dilettantistiche. Viene introdotto un meccanismo sanzionatorio per l’ipotesi in cui il dichiarante ometta di comunicare il successivo superamento della franchigia, impedendo all’associazione sportiva di effettuare le dovute ritenute.
  • regime alternativo al rilascio delle dichiarazioni d’intento relative all’IVA, volto a semplificare gli adempimenti degli operatori. Si prevede che l’intento di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’imposta debba risultare da un’apposita dichiarazione trasmessa telematicamente all’Agenzia delle entrata anche cumulativamente per più operazioni.
  • versamento dell’addizionale comunale all’IRPEF effettuato dai sostituti d’imposta cumulativamente per tutti i comuni di riferimento.
  • l’amministrazione finanziaria è tenuta a diffondere gli applicativi informatici, i modelli, le istruzioni e in genere gli strumenti necessari ad assolvere correttamente gli adempimenti richiesti ai contribuenti con congruo anticipo, prima dell’inizio del periodo d’imposta interessato e comunque non oltre sessanta giorni prima del termine assegnato al contribuente per l’adempimento. Viene inoltre richiamata l’esimente che ricorre in caso di inadempimento non imputabile al contribuente per irregolarità, malfunzionamento, disservizio o ritardo dell’amministrazione finanziaria.
  • contraddittorio tra il contribuente e l’ufficio finanziario come fase endo-procedimentale obbligatoria in tutti i procedimenti di controllo fiscale.
  • anche agli atti normativi in materia tributaria, creditizia e di giochi pubblici, oggi esclusi, si applichino le disposizioni riguardanti la compensazione degli oneri regolatori, informativi e amministrativi. La disciplina in argomento stabilisce che negli atti normativi e nei provvedimenti amministrativi di carattere generale che regolano l’esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonché l’accesso ai servizi pubblici o la concessione di benefìci, non possono essere introdotti nuovi oneri regolatori, informativi o amministrativi a carico di cittadini, imprese e altri soggetti privati senza contestualmente ridurne o eliminarne altri, per un pari importo stimato, con riferimento al medesimo arco temporale.

 

A cura di

Francesco Blasi

Consulente fiscale dell’Ordine Nazionale dei Biologi