Se gli oceani faticano a respirare. L’allarme: “Livelli di ossigeno sempre più bassi”

Così muoiono o si spostano specie fondamentali per la catena alimentare. Oltre 300 scienziati firmano una dichiarazione per chiedere più impegno contro il cambiamento climatico.

Quando siamo sott’acqua e ci manca il respiro cerchiamo istintivamente di risalire verso la superficie per prendere aria. L’ossigeno è quanto ci serve per vivere e lo stesso vale per migliaia di specie marine che oggi, a causa del riscaldamento globale, stanno morendo o mutando le loro abitudini per cercarlo.

Gli oceani stanno infatti facendo fatica a respirare. Ce lo raccontano sempre più report scientifici, da quelli che indagano le difficoltà di sopravvivenza di diverse specie animali e vegetali sino a quelli, più dettagliati, del centro di ricerca dell’Università tedesca di Kiel in Germania che si occupa proprio di monitorare i livelli di ossigeno nei mari. In un recente studio pubblicato su Nature Geoscience, i ricercatori di questo ateneo hanno spiegato che in media la quantità di ossigeno nei mari di tutto il mondo è calata del 2% negli ultimi 50 anni soprattutto per via del cambiamento climatico.

 

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