La bassa efficacia dei vaccini contro l’influenza stagionale è dovuta all’elevata diversità antigenica.
Le infezioni umane sono principalmente causate da due tipi di virus influenzale, i tipi A e B, e ci sono dozzine di ceppi di ciascun tipo.
Le formulazioni di vaccini contro l’influenza stagionale includono versioni inattivate di due virus di tipo A e un virus di tipo B (in vaccini trivalenti) o due di entrambi i virus di tipo A e B (nei nuovi vaccini quadrivalenti).
Le previsioni errate non sono l’unica causa di ridotta efficacia del vaccino, comunque. I virus dell’influenza A e B subiscono frequenti variazioni genetiche attraverso la deriva antigenica, causando piccoli cambiamenti che consentono loro di eludere le risposte anticorpali provocate da un virus vaccinale strettamente correlato.
L’influenza A subisce anche uno spostamento antigenico, in cui i ceppi virali – compresi quelli che infettano diverse specie – possono riassortire il loro materiale genetico per generare un nuovo virus con proprietà fenotipiche e immunogeniche completamente distinte. Sia la deriva antigenica che il cambiamento possono contribuire al fallimento del vaccino e alle epidemie influenzali, e lo spostamento antigenico nell’influenza A è associato a pandemie influenzali, la più recente nel 2009.
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