Vaccini, argomento delicato. Un Biologo scrive all’Ordine

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregi Signori

Assistendo a ciò che sta accadendo da circa un anno a questa parte e con una drastica degenerazione negli ultimi mesi e giorni, volevo sostenere ed incoraggiare l’importante e coraggiosa presa di posizione del nostro Presidente, Dott. D’Anna, nei confronti del delicato argomento dei vaccini.
In breve, stiamo assistendo in questi giorni al richiamo della scienza da parte di personaggi che non hanno la minima idea di cosa sia un principio scientifico, collegati più a deviazioni politiche (e di lobby).
In tutto questo quadro dove abbondano allusioni senza alcun fondamento, dove prevale solo l’arroganza, nel voler sottolineare che oggi più che mai è fondamentale l’intervento dell’Ordine dei Biologi, i più quotati per esprimere un parere fondato veramente su Basi Scientifiche, volevo semplicemente far notare che come primo passo per affrontare un discorso molto articolato e che solo una ristretta cerchia di persone è in grado di valutare in modo obbiettivo, per poter avere una maggiore probabilità di coinvolgimento dei mass media, servirebbe partire da principi evidenti a tutti, inequivocabili.
Mi riferisco a quanto riportato da diversi studi internazionali di cui anche uno molto interessante anche in Italia, svolto dalla Facoltà di Scienze Biologiche dell’Università di Ferrara, di cui allego il documento integrale e da cui ho estratto la seconda pagina come secondo allegato alla presente, dove si dimostra senza alcuna ombra di dubbio che le malattie infettive, a metà degli anni Sessanta, erano quasi completamente debellate grazie al rispetto delle norme igieniche e alimentari e che le vaccinazioni obbligatorie iniziarono proprio immediatamente dopo.
Ritengo che questo deve essere il punto di partenza per ogni tipo di discorso che in questo modo potrà coinvolgere tutti, in quanto basato su dati evidenti.
Siamo tutti d’accordo che l’obbiettivo è di mantenere le vaccinazioni, ma almeno nel ridurle ad un numero strettamente necessario in quanto le attuali 10 e più vaccinazioni previste dal precedente e attuale decreto, da più fronti ci risulta che hanno una alta probabilità di creare nel medio e lungo periodo degli indebolimenti sia genetici che sul sistema immunitario.

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Restando sul tema delle vaccinazioni:

Il grafico mostra chiaramente che nei primi 60 anni del secolo scorso, il drastico calo delle malattie infettive, è stato possibile grazie a due fattori:

1) le migliori diffusione delle condizioni igieniche;

2) una migliore alimentazione

In anni che seguo questo delicato tema, in nessuna trasmissione televisiva o giornale è mai stato riportato uno studio simile, di cui ve ne sono diversi analoghi in tutto il mondo e con stessi risultati.
Solo affrontando l’argomento in questo modo così di immediata comprensione per tutti, oltre che con nozioni scientifiche, si potrà chiarire definitivamente ed eliminare tutta la confusione che hanno costruito ad arte
Ritengo che su questo spunto si debba far partire una campagna informativa su più fronti

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Gli allegati:

il primo è il grafico sulle malattie infettive (colonne scure),

il secondo è lo studio eseguito dall’Università di Ferrara, facoltà di Scienze Biologiche, da cui è stato tratto lo stesso grafico, che si trova alla pag 2.

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Colgo l’occasione: vorrei esprimerLe, come iscritto all’Ordine, la mia massima stima e farle i migliori Auguri per il suo nuovo incarico di Presidente.

Buon lavoro
Graziano Cadinu