Inquinamento da metalli tossici, una “tassa permanente” per la salute dell’uomo. Ma i bambini sono più a rischio

I metalli tossici (MT) costituiscono la fonte di maggior inquinamento della terra (37,3% in Europa). Sono prodotti principalmente da attività industriali. Entrano in gran parte del nostro ciclo vitale attraverso la pelle, la respirazione, l’ingestione di cibi e acqua. I bambini, nei primi tre anni di vita, sono biologicamente più vulnerabili.
La preoccupante diffusione dell’autismo e dei disturbi dello sviluppo che è stata registrata nei paesi industrializzati negli ultimi 20 anni, è un termometro sensibile di tale inquinamento.
In uno studio (Toxic metals and autism) del virologo (due volte candidato al premio Nobel) Giulio Tarro, al quale hanno partecipato anche i ricercatori Renato Minguzzi e Franco Verzella
, sono stati effettuati test volti a valutare la presenza di 20 metalli tossici in un gruppo di 73 soggetti con diagnosi di autismo e con età media di 8 anni. Ebbene, da tale studio è emerso che tutti i 73 pazienti superavano la soglia per almeno un metallo. Sette metalli (mercurio, piombo, antimonio, stagno, arsenico, tallio, cesio) avevano valori superiori al 50% (trentasette pazienti). Il 26% (diciannove pazienti) aveva superato la soglia per dieci o più metalli. Il gadolinio (1521,21), in particolare, è risultato superiore di tre volte la soglia. Il mercurio (x 379,95), lo stagno (x 118), ed il piombo (x 108) hanno mostrato i valori più elevati. Con l’età il superamento della soglia risultava essere aumentata per un numero inferiore di metalli.
In conclusione, la diffusione dei metalli tossici rappresenta una vera emergenza ambientale poiché incidono significativamente su ogni aspetto della nostra vita quotidiana, come una tassa permanente sulla salute, a partire dal concepimento. Il termometro sensibile per questa condizione è la popolazione infantile, con particolare riguardo ai primi tre anni, in relazione alla fragilità, complessità, dinamismo, che caratterizzano questo stadio di sviluppo. I metalli tossici e lo sviluppo di patologie sono due marker sensibili della qualità dell’ambiente in cui viviamo.