Educazione terapeutica, informazione e comunicazione: promuovere stili di vita salutari dal bambino all’adulto

Sabato 7 Marzo a Cosenza c/o la “Sala Candiano” del CRA oli, si è svolto il corso di formazione “Educazione terapeutica, informazione e comunicazione: promuovere stili di vita salutari dal bambino all’adulto”, organizzato dalla dott.ssa R. Marrella, biologo-nutrizionista e dall’ordine dei biologi, delegazione di Cosenza. Le informazioni che i professionisti e la popolazione hanno a disposizione sui benefici di un corretto stile di vita, sono molteplici e certe; tradurre queste conoscenze in interventi, strategie, programmi e politiche, che possano aiutare a promuovere scelte salutari è stato lo scopo del corso di formazione. “I cittadini devono essere motivati ad assumere un ruolo attivo e responsabile nell’adozione di stili di vita salutari” , ha ribadito durante il suo intervento la dott.ssa R. Marrella “e ciò è possibile solo coordinando interventi di educazione alimentare interdisciplinari, sinergici, a vari livelli (individuo, famiglia, gruppi) e in diversi contesti sociali (luoghi di studio e di lavoro, luoghi di aggregazione, mezzi di comunicazione) consentendo ai destinatari di acquisire abilità e competenze per scelte libere e consapevoli”.

In questa ottica, Il consumatore consapevole deve essere in grado non solo di poter scegliere in base al suo fabbisogno nutrizionale e calorico, ma anche in base a conoscenze merceologiche e commerciali. Da qui il ruolo importante delle qualità del cibo, che può essere stabilito anche attraverso le eti­chette dei prodotti alimentari, tematica invece affrontata dalla dott.ssa R. Falbo e dal dott. A. Pettinato consulenti in sicurezza dei prodotti alimentari. Tale consapevolezza deve essere trasmessa non soltanto negli adulti, quanto soprattutto nei bambini, essendo loro il futuro della nostra società. Concetto avvalorato dalla dott.ssa V. Cupertino, Pediatra di Comunità, che ha cosi sancito: In Italia si stimano oltre un 1 milione e 100 mila bambini tra i 6 e 11 anni con problemi di obesità e sovrappeso: più di un bambino su tre. Il coinvolgimento e la collaborazione di tutta la famiglia sono presupposti fondamentali per il successo di un programma preventivo o terapeutico. Siamo in presenza di un fenomeno complesso che richiede l’attivazione di importanti risorse e la messa a punto di strategie soprattutto di tipo preventivo prevalentemente in ambito socio-sanitario e scolastico”.

Consapevolezza che si acquisisce anche acquistando. Alla luce degli interventi del dr. D. Mastroscusa Psicologo (Presidente ABA) e dott.ssa A. De Marco (Psichiatra, San Raffaele Roma) è emerso che le cause legate all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare potrebbero essere anche lo stato psicologico del bambino nel contesto sociale e/o ambientale e/o familiare in cui vive, così come la Sedentarietà causa annualmente nel mondo di 1.9 milioni di morti, a parere del dott. S. Bartoletti, medico dello sport, va debellata con l’ausilio di idonea attività fisica. Quest’ultima, non solo ci permette di allenare i muscoli, ma anche il cervello. L’intervento del dott. F. Morelli Neurologo- Fisiatra ribadisce come L’esercizio fisico, soprattutto nei soggetti in sovrappeso ed obesi, determina una maggiore attività dei neuroni coinvolti nel rilascio degli ormoni dai quali dipende il senso della sazietà e della fame e, quindi, la gestione dell’apporto di cibo. Nella sezione pomeridiana del corso, lo spazio lasciato alla parte esperienziale condotta dalla dott.ssa P. Zuliani, biologo-nutrizionista, ha avuto lo scopo di stimolare i partecipanti ad intervenire attivamente ad esercitazioni traendo spunto dalla relazione: Come comunicare ed interagire in dietologia attraverso il colloquio motivazionale. Tutto il corso è stato avvalorato dagli interventi del dr G. Misasi commissario della delegazione cs dell’ ordine dei biologi, che è stato moderatore del corso stesso.

Quest’ ultimo ha concluso i lavori ribadendo quanto gli stili di vita non salutari (abuso di alcol, tabagismo, alimentazione scorretta e sedentarietà) rappresentano, direttamente o indirettamente, le principali cause di mortalità e morbilità prevenibile, per cui Comunicare salute per promuovere gli stili di vita salutari è, un azione prioritaria e strategica.

 

 

Dr. Giovanni Misasi

Delegato ONB Cosenza