Recenti novità e curiosità sulla Sicurezza Alimentare

Gennaio ‐ Febbraio ‐ Marzo 2014

 

Cambiano le etichette nutrizionali americane

Michelle Obama annuncia che negli Stati Uniti le etichette nutrizionali degli alimenti e delle bevande, con l’obiettivo di essere più comprensibili a tutti, sicuramente cambieranno secondo le nuove regole suggerite dalla FDA (Food and Drug Administration) e dopo una consultazione pubblica di circa tre mesi. Sarà molto più evidenziato il contenuto in calorie, gli zuccheri aggiunti saranno riportati distintamente rispetto a quelli naturalmente  presenti nell’alimento, saranno riviste le porzioni, la vitamina D e il K (potassio), attualmente non obbligati in etichetta, dovranno essere indicati ecc.

 

Rapporto 2013 sulla Sicurezza Alimentare

Il rapporto 2013 del RASFF (Sistema Rapido di Allerta Europeo per Alimenti e Mangimi) rileva una riduzione delle notifiche dell’8,7%. In un anno ci sono state 3.136 notifiche dove hanno primeggiato la presenza di DNA equino (cioè carne di cavallo) non attestata in etichetta e l’Epatite A nei frutti di bosco!

L’Italia risulta essere il primo Paese dell’Europa per segnalazioni inviate alla Commissione europea.

 

Non più argille negli integratori alimentari

Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei consumatori all’esposizione e all’assunzione di alluminio (Al) con nota del 27 gennaio 2014 del Ministero della Salute viene vietato l’impiego, come additivi alimentari, delle argille non più ammesse dal Reg. (UE) 380/2012.

Di seguito si riporta la nota ministeriale:

Nota del 27/01/14 il Ministero della Salute

Oggetto: Divieto di impiego negli integratori alimentari delle argille non più ammesse come additivi alimentari.

A seguito di una richiesta di parere della Commissione Europea sui possibili rischi per la salute umana derivanti dalla presenza dell’alluminio negli alimenti, l’EFSA nel 2008 ha valutato la sicurezza del minerale in tutte le fonti alimentari, fissando in 1 mg/kg di peso corporeo la dose settimanale tollerabile.

Sulla base di tale parere la Commissione europea ha modificato le attuali condizioni e dosi d’impiego degli additivi alimentari contenenti alluminio mediante l’adozione del Regolamento (UE) 380/2012 che modifica l’allegato II del Regolamento (CE) n. 1333/2008 per quanto riguarda le condizioni e i livelli di utilizzo degli additivi alimentari contenenti il minerale.

Tra gli additivi per i quali è stato predisposto il divieto d’impiego, sono presenti alcune argille. Le argille dal punto di vista chimico sono allumino – silicati idrati con altri ioni metallici principalmente composte da silicati, alluminio e acqua in percentuali diverse.

Tali sostanze per le loro proprietà trovano impiego negli integratori alimentari per finalità di tipo “fisiologico” anche se a tutt’oggi non c’è alcun claim autorizzato per le argille ai sensi del Regolamento (CE) 1924/2006.

Alla luce delle restrizioni adottate per l’impiego di argille come additivi per ridurre i livelli di assunzione di alluminio, sentito il parere della Commissione unica per la dietetica e la nutrizione nella riunione del 18 dicembre 2013, si ritiene di dover intervenire con misure analoghe anche nel settore degli integratori alimentari.

Per quanto sopra, a partire dalle produzioni del 1 febbraio 2014 è vietato l’uso come ingredienti negli integratori alimentari delle seguenti sostanze:

§ silicato di sodio e alluminio (E554)

§ silicato di potassio e alluminio (E555)

§ silicato di calcio e alluminio (E556)

§ bentonite (E558)

§ silicato d’alluminio o caolino (E559)

Per le altre argille impiegate come ingredienti negli integratori alimentari va specificato in etichetta il tipo e il tenore con le quantità di assunzione indicate. Inoltre con la notifica dell’etichetta va fornita una certificazione sull’entità della presenza di alluminio.

Con l’occasione, si richiama anche l’esigenza che gli integratori alimentari contenenti argilla risultino conformi alla “Raccomandazione della Commissione del 3 dicembre 2013 sulla riduzione della presenza di diossine, furani e PCB nei mangimi e negli alimenti”.

Si invitano le Autorità sanitarie territorialmente competenti e le Associazioni di categoria a dare la massima diffusione alla presente nota che verrà pubblicata sul portale del Ministero della salute.

 

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE

Dr. Silvio Borrello

 

Mangimi alla Formaldeide…

Recentemente l’EFSA ha pubblicato uno studio sul rischio correlato all’impiego di Formaldeide come additivo nei mangimi per animali da allevamento e come conservante nel latte scremato destinato ai suini.

Lo studio fa emergere che l’assenza di rischi per la salute dei consumatori per eventuale presenza nella catena alimentare, ma al contempo evidenzia che l’inalazione da parte degli operatori del settore può provocare il cancro. http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/140218.htm

 

Niente “Documento di Cattura”? Sequestrati 27 mila Kg di pesce!

A Salerno i militari della Capitaneria di Porto hanno fermato un tir proveniente dal Veneto e pronto a partire per la Tunisia e trovandovi prodotti ittici (cefali) confezionati (circa 27mila Kg di pesce confezionati in 3mila cassette) senza essere accompagnati dal “Documento di Cattura” (dimostrazione obbligatoria per le operazioni di esportazione ed importazione di prodotti ittici nell’ambito della UE) sono stati sequestrati in quanto considerati prodotto della cosiddetta “pesca illegale”.

 

Pesca illegale di novellame

A Taranto (nel Mar Grande) e a Scanzano Jonico (in Basilicata) sono stati sequestrati circa 40 Kg di pesce e 80 metri di rete da circuizione con maglia strettissima (il cosiddetto “velo”) utilizzata in violazione della pesca del novellame.

 

Pesca sotto taglia

A Livorno sono stati sequestrati, dagli uomini della Capitaneria, ben 270 Kg di pesce “Pagello Occhialone” sotto taglia (pescato con il sistema dei “palangari”) trasportato da un peschereccio battente bandiera spagnola. I pesci misuravano meno di 33 cm di lunghezza (misura prevista dalla normativa comunitaria per questa specie nel mare Mediterraneo).

Con la presente News si è voluta sottolineare la crescente attività di repressione nei confronti degli illeciti effettuati nella filiera ittica e del proliferare della normativa comunitaria in tale settore. Appare chiaro che gli operatori del settore (Mercati Ittici, Addetti, Industrie ittiche, ecc.) devono ottemperare a nuove disposizioni tecnico – scientifiche e legali. Ad esempio il personale dei Mercati Ittici, delle pescherie e dei centri di lavorazione, in relazione al tipo di attività svolta, deve ricevere, ai sensi del Capo XII del Regolamento (CE) 852/2004, un addestramento e/o una formazione in materia igienico – sanitaria comprendendo nella stessa le relative norme giuridiche.

Tale docenza spazia dagli aspetti giuridici, dalle procedure aziendali (santificazione, monitoraggio i festanti, tracciabilità, gestione delle celle frigo e della produzione del ghiaccio utilizzato per la conservazione del pesce, ecc.), alla microbiologia e igiene di settore, al riconoscimento dei rischi e delle criticità, dal riconoscimento della freschezza del pesce, alla classificazione secondo la codificazione della FAO, dalle taglie minime del pescato e alle corrette prassi tecniche di rigetto in mare dei prodotti sotto taglia, alla contaminazione chimica (es. mercurio) e dei parassiti (es. Anisakis) delle specie ittiche, dalle allergie, ai rischi da istamina ecc.

Oltre a ciò spesso vi è la revisione e completa correzione del Piano di Autocontrollo HACCP, l’implementazione della Tracciabilità, la consulenza in ambito di MOCA, di sistemi di gestione della sicurezza alimentare, di etichettatura, di studio della Shelf – Life, di supporto all’esportazione, di riconoscimento delle principali frodi ecc.

In questo contesto occupazionale in crescente espansione vi sono pochi veri esperti e soprattutto vi sono  pochissimi Biologi con spendibili professionalità e spesso gli interessati contattano l’Ordine dei Biologi con la speranza di ricevere dei nominativi di capaci professionisti a 360°.

A tal proposito l’ONB ha attivato un corso itinerante (solo 5 edizioni tra il nord e il sud dell’Italia – della durata di 3 giorni ciascuna per un totale di 24 ore – per 30 Biologi regolarmente iscritti all’Ordine) di alta formazione con il fine di colmare tali lacune e di creare dei Biologi esperti in Sicurezza Alimentare nella filiera ittica.

Per informazioni visionare il sito istituzionale (www.onb.it) oppure contattare lo scrivente.

 

Dr. Luciano O. Atzori

Consigliere Segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi

Coordinatore della Commissione permanente di Studio dell’ONB “Igiene, Sicurezza e Qualità

Delegato nazionale per l’Igiene, la Sicurezza e la Qualità

Le NEWS sull’Igiene, sulla Sicurezza e sulla Qualità rappresentano una forma gratuita di informazione/formazione di natura tecnico – scientifica, legislativo – giuridica, burocratica e di etica professionale utile ai Biologi che operano, o intendono operare, nel settore della Sicurezza Alimentare, della Sicurezza sul Lavoro e dei sistemi di Qualità.

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