Recenti novità sulla Sicurezza Ambientale e sull’Igiene Indoor

Ottobre-Novembre 2013

Acque meteoriche
Grazie alla recente sentenza del TAR Puglia, sezione Lecce, n. 1459/2013 è stato formulato il principio secondo il quale le acque meteoriche provenienti dal dilavamento della superficie di su cui posano residui di materiali ferrosi o composti chimici devono essere depurate prima dell’immissione nel terreno perché considerate “acque reflue” (D.Lgs. n. 152/2006, ex. Art. 74, comma 1, lettera h).

 

Evoluzione del concetto di Tutela risarcitoria per danno ambientale
Nel sistema giuridico italiano grazie alla Legge n. 349/1986 furono poste le basi del pensiero di tutela risarcitoria per danno ambientale introducendo il concetto secondo il quale la tutela dell’ambiente si raffigura uno dei doveri fondamentali dello Stato. Basti pensare all’art. 18 che ha permesso il nascere di una specifica disciplina per il risarcimento del danno ambientale attraverso la creazione del Ministero dell’Ambiente. Il successivo D.Lgs. n. 152/2006 ha recepito la Direttiva 2004/35/CE la quale ha introdotto il principio “chi inquina paga” e per ultimo la Legge n. 166/2009 (art. 5 bis) ha introdotto notevoli correzioni decretando una distinta disciplina transitoria del risarcimento per equivalente. Questa norma ha ridisegnato i parametri di determinazione del danno ambientale fissando nuove regole “il responsabile del danno dovrà procedere, secondo l’ordine di priorità stabilito dal testo in esame:

– all’effettivo ripristino a sue spese della precedente situazione;

– ovvero all’adozione di misure di riparazione complementare e compensativa;

– ovvero al risarcimento per equivalente patrimoniale nei confronti dello Stato, per finanziare gli interventi di cui all’art. 317, comma 5”.

 

Climatizzazione negli edifici
Nell’ultimo decennio si è avuto un forte incremento dei vincoli inerenti il risparmio energetico. Il settore industriale assieme a quello edilizio sono i compartimenti che più influiscono sui consumi energetici. A seguito di ciò, grazie a strumenti legislativi e tecnico-professionali, si sta cercando di creare edifici sempre più efficienti nell’isolamento termico.
Partendo dal presupposto che nell’ambito di una appartamento circa il 50% degli oneri energetici sono dovuti alla climatizzazione invernale ed estiva si sta cercando di arrivare all’uso crescente di sistemi di automazione come strategia di risparmio energetico (riduzione dei consumi) pur mantenendo alto il comfort. Alcuni esempi di automazione-regolazione-controllo sono:

A)  usare sensori che analizzano la qualità l’aria domestica e quando questa diventa “viziata” attivano uno specifico sistema di ricambio (IAQ – Indoor Air Quality);

B)  integrazione del meteo (temperatura esterna, pioggia, vento, ecc.) con la termoregolazione domestica al fine di ridurre gli sprechi;

C)  determinare il ricambio d’aria in specifici orari della giornata (evitando le ore calde estive e quelle eccessivamente fredde invernali) per evitare sprechi energetici a seguito di eccessive variazioni di temperatura;

D)  regolazione delle condizioni climatiche interne per singoli ambienti;

E)  ecc.

 

 

Dr. Luciano O. Atzori

Consigliere Segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi

Coordinatore della Commissione permanente di Studio dell’ONB “Igiene, Sicurezza e Qualità”

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